L’analisi che segue è volta a
valutare la spesa complessiva della politica Agricola europea di cui
beneficiano gli agricoltori Italiani nel periodo 2008-2012. Solo per una parte relativamente
minore di tutta questa spesa, le Regioni (intese come istituzioni) hanno
responsabilità diretta: quella relativa alla politica di sviluppo rurale del
secondo pilastro della Pac. Ma la conoscenza complessiva dei volumi di spesa
effettiva e della loro distribuzione sui territori regionali e tra i diversi
beneficiari, è particolarmente importante per definire una strategia
complessiva, dedurre le priorità di intervento ed evitare, al tempo stesso,
sovrapposizioni tra misure e fabbisogni di intervento non coperti. L’analisi ha
riguardato i pagamenti effettivi erogati nel quinquennio 2008-2012, finanziati
da tre distinte fonti: (a) i pagamenti diretti del Fondo Europeo Agricolo di
Garanzia (Feaga diretti); (b) gli altri pagamenti del Feaga, che riguardano una
lunga lista di interventi di mercato connessi alla Ocm unica: disidratazione
foraggi, stoccaggio cereali e vino, restituzioni per lo zucchero, distillazione
vino, estirpazione vigneti, miglioramento qualità, latte e frutta nelle scuole e altri scopi
minori (Feaga diversi); (c) i pagamenti erogati dal Fondo Europeo Agricolo per
lo sviluppo Rurale (Feasr) compreso il cofinanziamento a carico dei bilanci
nazionali e regionali. L’analisi si focalizzerà su diversi livelli
territoriali, nazionale, a livello macro regionale, e regionale. Sia
nell’ambito macroregionale che regionale sarà fatto un continuo confronto con
il livello territorialmente superiore. Il database
utilizzato proviene dalle rendicontazioni che gli Stati membri fanno
direttamente e sistematicamente alla Commissione Europea, contenente l’elenco
di tutti i beneficiari e le erogazioni nel periodo di programmazione. Nella
divisione in macro Regioni farò riferimento alla divisione utilizzata dal data warehouse del 6° Censimento generale
dell’agricoltura[1] e alla
“nuova” classificazione di Regioni Convergenza e Transizione. L’analisi
è finalizzata a conoscere e comparare i livelli di spesa in termini di
evoluzione temporale e di distribuzione sul territorio e sulle diverse
tipologie di beneficiari. Ci aspettiamo di trovare una distribuzione della
spesa tra Regioni e tra diverse tipologie di beneficiari eterogenea, con le Regioni
del Sud in prima fila come beneficiarie dei fondi Pac ma con scarsa propensione
all’efficacia e all’efficienza dei fondi Feasr. Ci aspettiamo di trovare una
maggiore componente femminile e in genere giovanile al Nord rispetto al Sud
Italia. Il lavoro è diviso in tre capitoli. Il primo illustra, dopo un breve
excursus storico sulla Pac, come i fondi erogati dalla Commissione europea
arrivano all’agricoltore/azienda agricola, in particolare analizzando il
difficile percorso degli organismi pagatori che ad oggi non sono attivi in
tutte le Regioni. Il capitolo due, il più corposo, fornisce una panoramica
sulle caratteristiche agricole delle singole macroregioni (Nord Est, Nord
Ovest, Centro, Convergenza, Transizione), successivamente, elaborando i dati
del Mipaaf (Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali) si sono
individuate le caratteristiche delle macroregioni con l’ausilio di grafici e
tabelle. L’ultimo capitolo, si pone l’obiettivo di realizzare una visione di
sintesi dell’intero panorama italiano confrontando sia le singole Regioni che
le macroregioni al fine di rispondere ad alcune domande alla base del presente
lavoro. Domande del tipo: Quale Regione
ha percepito più fondi Feaga nel periodo in esame? Qual è la Regione che ha
speso in modo virtuoso i fondi Feasr? Qual è la Regione che ha ricevuto i
pagamenti medi più alti in relazione al numero al numero di beneficiari? Qual è
la Regione con la maggiore componente giovanile?
Tra gli argomenti che non sono stato
trattati vi sono:
·
Un
giudizio sui singoli Psr entrati nel loro ciclo di vita finale,
·
Una
possibile simulazione di come dovrebbe essere la nuova Pac 2014-2020 alla luce
delle risultanze della nostra analisi,
·
L’analisi
della spesa nell’anno 2013. I dati relativi al 2013 sono stati pubblicati dal
Mipaaf nei primi giorni di giugno 2014, quando questo lavoro era già allo
stadio avanzato.
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